venerdì 25 novembre 2011

IL CAMBIAMENTO


La forma del soffione cambia in un attimo, basta un soffio di vento...


Cambiare significa aggiungere qualcosa di nuovo o togliere qualcosa di eccessivo o superfluo. La fortuna dell’essere umano è che può cambiare a seconda delle esperienze che sta vivendo. Il cambiamento può essere positivo o negativo, a seconda delle esperienze che viviamo e di come le interpretiamo. Non siamo vittime delle esperienze, possiamo trarne anche insegnamenti. Perché la stessa esperienza può arricchire una persona o segnare in maniera indelebile un'altra? Tutto dipende dall’attribuzione di significato. Dipende da come guardiamo la realtà.

 Prendiamo come esempio la separazione dal fidanzato\a. Se il nostro compagno\a ci lascia la normale reazione è appunto la depressione e lo sconforto; passiamo dai sensi di colpa misti a tristezza e un vertiginoso calo dell’autostima. Se il cambiamento è positivo, la persona si riprenderà e ricomincerà a vivere diversamente con un tassello in più di consapevolezza. Forse capirà alcuni aspetti su come gestire una relazione,e se alcuni aspetti del potenziale partner non sono consoni ai propri desideri; dunque inizierà a capirsi e a scegliere il partner e la relazione in maniera più consapevole. Sicuramente l’esperienza della perdita in questo caso è stata dotata di un senso esperienziale, di una volontà di crescita e di autoriflessione. Se invece l’attribuzione di senso alla separazione va verso il polo negativo, potrebbe nascere diffidenza verso gli altri partner e paura di impegnarsi in una relazione per poi non rimanere delusi. In tal caso l’abbandono è stato vissuto come un vero fallimento, come una situazione da non ripetere. 

Il vero problema è quando non si riesce a cambiare e ci si ritrova intrappolati in schemi rigidi dell’esistenza che portano sofferenza. Si crea un gioco perverso in cui da copione ci ritroviamo a sperimentare sempre lo stesso tipo di relazioni (ad esempio: vittima-carnefice, sedotta e abbandonata, amore ed odio, fusione ed indifferenza ecc…) Il segreto è nel rompere questi schemi. 

Il cambiamento comporta una rottura degli schemi con cui siamo abituati a costruire la nostra vita, a vedere delle alternative e a scegliere quella più valida per noi. E’ un percorso difficile, ma assolutamente non impossibile.  L’innato bisogno di sicurezza dell’essere umano rende l’impresa come folle ma la vera follia è quella di non cambiare mai nulla pur di non sconvolgersi la vita. Cambiare significa affermare se stessi, la propria individualità. Spesso siamo modellati come la creta sui desideri altrui, acquisiamo la forma che piace agli altri, ma che non è la nostra. E’ come vestire dei panni che non sono i nostri, che sono troppo stretti o troppo larghi e quindi scomodi. Il cambiamento è derivato dall’insieme di esperienze che si accumulano e che in un determinato momento della vita segnano una svolta. Non si cambia per gradi ma il tutto avviene in un’attimo, come un’illuminazione, come la “ lampadina che si accende” che ci illumina su cose che prima erano al buio totale. 

A tal proprosito cito il concetto di insight degli psicologi gestaltisti, cioè intuizione nella forma immediata ed improvvisa e applicano tale teoria nella risoluzione dei problemi.  Quando affrontiamo un problema in molte occasioni abbiamo tante fissazioni e percorsi mentali ripetitivi appresi precedentemente che ci impediscono di analizzare con totale apertura e flessibilità mentale le principali caratteristiche della situazione. La soluzione ad un problema appare perchè siamo stati capaci di ristrutturare le nostre fissazioni ed i rigidi schemi di analisi. Siamo stati in grado di disfarci delle nostri schemi d'interpretazione.

Vi propongo un problema semplice:

Per quale motivo i numeri sono collocati in questo ordine?

5, 2, 9, 8, 6, 1, 0


Se la risposta è incerta offro una nuova pista di risoluzione:

Per quale ragione queste parole sono collocate in questo ordine?

Cinque, due, nove, otto, sei, uno, zero

Ora probabilmente vi sarete resi conto che sono posizionate in ordine alfabetico, fatto che difficilmente potevamo immaginare dovuto all’idea stereotipata che ci induce a pensare come i numeri siano esclusivamente fatti per il calcolo.

A volte è sufficiente considerare il problema da una prospettiva diversa e disfarci un poco dei nostri schemi mentali più rigidi. 

Il cambiamento avviene in tal modo, appunto quando in un attimo cambiamo i nostri rigidi schemi di pensiero e tutto si mostra a noi con maggiore chiarezza. E’ comunque un momento non razionale, direi quasi istintivo, che ci dà forza ed energia per mettere in moto nuove inizaitive.

Cito alcuni Aforismi a me cari sul cambiamento che mi trasmettono coraggio e forza...

"Il problema non è mai come farsi venire in mente qualcosa di nuovo e innovativo ma come eliminare le convinzioni vecchie"
Dee Hock (fondatore di Visa)

"La frase più pericolosa in assoluto è: Abbiamo sempre fatto così"
Grace Hopper (matematica e progettista di sistemi)

Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare fino a quando arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa
A. Einstein (fisico)

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