Accettare la sofferenza è la via della guarigione.
Affermazione paradossale, se io soffro ciò che desidero è
guarire!
Bene, se spendiamo troppe
energie per evitare di soffrire, la nostra sofferenza non farà che aumentare a dismisura.
Se vogliamo evitare una pozzanghera, cerchiamo di alzare un
piede e saltare
Non è lo stesso per le sabbie mobili. Alzare una gamba per
uscire dalle sabbie mobili non fa altro che concentrare il peso del nostro
corpo solo da un lato e il vuoto creato dalla gamba ci farà risucchiare ancora
più giù; l’ideale non è dimenarsi ma star calmi.
E’ accertato che tentare di liberarsi dalle sabbie mobili
dimenandosi e agitandosi, tipo sollevando un piede, non fa altro che far
sprofondare la persona ancora più giù.
La vera salvezza si
può raggiungere sopportando di stare con il fango e muovendosi tranquillamente.
E’ un po’ come chi non accetta il proprio corpo e cerca con
lifting di modificarlo, sottoponendosi a stressanti operazioni chirurgiche.
Dopo il lifting si sta meglio ma dopo un po’ di tempo ecco ricomparire un altro
difetto da correggere. L’insoddisfazione continua e si cerca di eliminarla
correggendo ossessivamente difetti che in realtà fanno parte del nostro modo di
essere che ci rendono diversi dagli altri.
La soluzione? Mettersi in una posizione meditativa in cui si
apre la possibilità di accettare l’ansia, il dolore, la depressione, le
ossessioni, le paure. Accettando il negativo questo potrà diminuire
gradualmente d’importanza. Se invece voglio combatterlo a tutti i costi, non
farò altro che concentrarmi sulle mie paure, sulle mie idee irrazionali, sulle
mie debolezze cercando disperatamente di eliminarle.
Non vivrò la mia vita perché concentrato sui miei
conflitti, diventerò come loro mi vogliono e vivrò in uno stato di perenne
insoddisfazione.
Se mi sforzo di non pensare a una cosa sicuramente la penserò
più del dovuto.
La nostra mente non funziona come l’esperienza esterna. Se
non ci piace qualcosa di esterno e concreto
l’atteggiamento più sano è quello di cercare di allontanarlo e di
sbarazzarcene. Se invece non riusciamo a tollerare un nostro pensiero cercare
di annullarlo non farà altro che ingigantirlo. Per i nostri pensieri non vale
la regola ”non mi piace allora cerco di eliminarlo” perché i soli tentativi di “cercare
di non pensarci” o “devo tentare di non pensare più a queste assurdità” non
faranno altro che incrementare i pensieri relativi a quel/quei pensieri di cui
vogliamo sbarazzarci.
Dunque l’unica salvezza è l’accettazione.
Mettersi nella posizione meditativa di chi accetta ciò che
viene, sia il bello che il brutto.
Solo dopo aver accettato il brutto e la negatività, ne
diminuiremo la forza, e solo dopo potremo iniziare a vivere la vita e a
migliorare davvero.